MUSICOTERAPIA
Non ho mai visto la musica: la musica ascoltata è invisibile agli occhi.
Eppure niente di ciò che è visibile mi ha mai coinvolto, toccato e mosso più della musica. La musica e il “vivere nella musica” hanno sempre prodotto in me emozioni e cambiamenti maggiori di quanto non abbia mai fatto tutto ciò che di tangibile o visibile ho incontrato. Dagli effetti della musica sulla mia mente e sul mio corpo è stato possibile comprendere che ciò che non si vede agisce prima e più concretamente del concreto.
"L'essenziale è invisibile agli occhi."
Antoine de Saint-Exupéry, "Il Piccolo Principe"
Tutto ciò che si vede ed anche tutto ciò che non si vede, ogni cosa, dalla più piccola alla più grande, ogni pensiero ed ogni emozione, ogni evento che viene percepito dai nostri sensi (ed anche ciò che non viene percepito da essi), ha una sua frequenza di coesione che lo rende distinguibile dal "resto", che vibra su altre specifiche frequenze.
Per ogni frequenza-oggetto-pensiero-emozione esiste una frequenza generatrice ed una frequenza distruttrice.
La musica è in questa visione l'arte per eccellenza, poiché trasmette la frequenza-messaggio a livello vibratorio nella realtà attraverso il suono; non il suo simbolo scritto e nemmeno una sua rappresentazione pittorica. La musica tocca "l'essenza originaria” nel senso più concreto della definizione, ossia, le frequenze. In questo modo le frequenze della musica, per loro stessa natura, arrivano nel sottile e, per mezzo di esse, possiamo “comunicare”, ad esempio, con le nostre cellule; al fine di indicare loro i movimenti necessari per stimolarne le potenzialità e la guarigione, ove necessaria.
Gli intervalli musicali (per "intervallo musicale" intendo "distanza tra due frequenze") creano dei movimenti esattamente come degli esercizi di ginnastica poiché, per eseguire ogni intervallo musicale, si deve "spostare" la nota-frequenza iniziale alla nota-frequenza successiva (suonando e/o cantando) e questo spostamento è a tutti gli effetti un esercizio ginnico.
Passare da un intervallo-esercizio ad un altro è anch'esso un esercizio, e da qui il nome di "ginnastica cellulare".