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LA FILASTROCCA DEL SEMI-SEME

La filastrocca del semi-seme - Age d'Or
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Tu lo sai che cosa mangi mentre sottovuoto culli l'allergia all'allegria dei tempi?

Misto di coperte vuote, “servo” è il pane quotidiano, tutto ciò che ti divora, mangi.

Seminato coltivando o perché sei nato mezzo, con foglie-rachidi, livore e sale?

 

Semini, semini la zizzania se mini l'orto di spole e stagno, coglierai cardi ricordi di campi, saziati e abbuffati di tempesta; misura ciò che si vede e fai misurabile ciò che non c'è.

Prati presi per produrre mine semini di Dei e semi-uomini

Pare che, per i presenti, le pareti siano parte del partire senza dipartita.

Il realismo non è "copia" degli eventi, ma la fedeltà all'immagine che hai di tutto.

Il latte dentro a latte, male con “or” fa “morale”; divora ancora cielo, dai, divoracelo perché,

se ne avanzi anche solo uno spicchio, lo contemplo anche senza di te che hai la fede, cane infame, che morde fedele che fida di te.

Il monitor come monito a non apprezzar quel che prezzo non ha; strutture organiche dimenticate e con esse va via tutta la tua empatia; l'amara marea dell'amore soffoca l'Eros e poi “così sia”.

Maestro di lesioni e resti sempre e solo “lesa Maestà”.

Metropoli viva di notte, priva dell'alba nel buio inoltrato, dopo il tramonto del suo coprifuoco ch'è già volontà magica.

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