11 luglio 2018 Eco di Milano e Provincia
CORRISPONDENZA DAL COSMO
Caro Essere Umano,
in questa lettera ti ricordo l’origine della tua capacità di ascoltare la musica con le orecchie e di farla con gli occhi. Scomodo a tale scopo l’espressione “come in cielo così in terra”. Nel cielo il Sole emette attivamente la luce, che viene passivamente accolta dalla Luna. In questo senso (ma non solo), il Sole è l’opposto della Luna ed entrambi sono unificati allo scopo di far esistere i giorni nel cielo. Corrispondentemente, l’occhio terrestre permette di scrivere e leggere la musica, di costruire e suonare gli strumenti musicali (tutte azioni attive), i cui suoni vengono accolti (azione passiva) dalle orecchie. Analogamente al Sole e alla Luna, l’occhio e l’orecchio sono opposti che, in questo caso, sono uniti per far esistere la musica in Terra. Due opposti unificati da uno scopo si dicono “complementari”. Anche l’uomo (Sole-occhio) e la donna (Luna-orecchio) sono complementari, quando uniti con lo scopo di generare l’esistenza della specie umana. Tu, essere umano, ascolti e fai la musica sottostando alle stesse Leggi Naturali che governano il mio ordine e la mia bellezza, come quella della complementarietà. Io, il cosmo, ti ricordo così che le differenze tra uomo e donna esistono naturalmente (chi non se ne accorge?) e che tendono a completarsi nella generazione di una nuova vita. Queste non sono distanze che separano, ma risorse che uniscono.
Alessandro Crippa