“Il mondo, inteso come assetto, è propriamente un’attività: e nessuna attività avviene di per sé, ma occorre che qualcuno la compia.
Qualcuno, dunque, ha compiuto l’attività ordinatrice il cui risultato è il Mondo: e poiché il Mondo non è che i risultato dell’attività di quel qualcuno, ne viene che del Mondo non possiamo dire che ci sia di per sé: il Mondo è e non può che essere il Mondo di qualcuno. Questo qualcuno, con cui abbiamo a che fare in ogni istante della nostra vita, è sia un qualcuno singolare sia un qualcuno plurale.”
Igor Sibaldi