“Prima versione: fu un atto eroico.
Gli umani rivendicarono il diritto di conoscere i criteri del giusto e dello sbagliato, il che avrebbe permesso loro, di lì a non molto, di domandare al Dio se fosse giusto che tanta gente perisse nel diluvio da lui organizzato. E il Dio avrebbe dovuto rispondere.
Seconda versione: la disobbedienza fu un grosso sbaglio, perché quel divieto del Dio era in realtà un buon consiglio. - State alla larga da quel diramarsi di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato – intendeva dire il Dio, - perché è un ginepraio inestricabile, e non ne avreste altro che complicazioni -. Invece gli umani – mangiarono i frutti – di quella conoscenza, assimilarono cioè un pensiero dualistico, da cui prima erano immuni, e da allora l’umanità incominciò a voler giudicare tutto, a voler dare un senso al mondo, che invece sta bene così com’è, cioè con talmente tanti sensi da non avere un senso – se non per il Dio che di quel mondo porta il peso.”
Igor Sibaldi