“Il principio primo da cui Hitler partì era un giudizio di valore: le masse sono estremamente spregevoli, incapaci di pensiero astratto, disinteressate ad ogni evento che stia oltre l'esperienza immediata. […] Un [piccolo] gruppo può avere la moralità e l'intelligenza dei singoli che lo formano; ma la folla è caotica, non ha un suo proposito, ed è capace di tutto, tranne che di azione intelligente e di pensiero realistico. Adunata in folla, la gente perde la capacità di ragionare, di compiere una scelta morale. Diventa suggestionabile al punto di non avere più giudizio o volontà propria. Facilmente si eccita, perde il senso della responsabilità, collettiva e individuale, si lascia prendere da improvvisi accessi d'ira, d'entusiamo, di panico. Insomma l'uomo nella folla si conduce come se avesse ingerito una forte dose d'una potente sostanza inebriante. È vittima di quel che io chiamo “avvelenamento da gregge”. Come l'alcol, anche questo è una droga attiva, estroversa. L'individuo intossicato dalla folla sfugge alla responsabilità, all'intelligenza, alla moralità, per entrare in uno stato di amenza frenetica, animalesca.”
Aldous Huxley