“Tipico di quei tempi: corteo non autorizzato, ma se non fosse successo nulla di grave la forza pubblica sarebbe stata a guardare e a controllare (allora i compromessi territoriali erano molti) che la sinistra non trasgredisse alcuni confini ideali che erano stati tracciati nel centro di Milano. Entro un'area si muoveva la contestazione, al di là di largo Augusto e in tutta la zona di piazza San Babila stazionavano i fascisti. Se qualcuno sconfinava erano incidenti, ma per il resto non succedeva nulla, come tra domatore e leone. Noi crediamo di solito che il domatore sia assalito dal leone, ferocissimo, e che poi lo domi levando in alto la frusta o sparando un colpo di pistola. Errore: il leone è già sazio e drogato quando entra nella gabbia e non desidera aggredire nessuno. Come tutti gli animali ha un'area di sicurezza, al di fuori della quale può succedere quel che vuoi, e lui sta tranquillo. Quando il domatore mette il piede nell'area del leone, il leone ruggisce; poi il domatore leva la frusta, ma in effetti fa un passo indietro (come per prendere lo slancio per un balzo in avanti), e il leone si calma. Una rivoluzione simulata deve avere le sue regole.”
Umberto Eco