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Parliamo di pazzia in pieno Kali yuga.

Cos'è la follia se non solamente tutto ciò che non siamo ancora e l'unico modo di "tirare fuori" il nuovo uomo che c'è in ognuno al fine di "tirare fuori" una nuova umanità da quella che c'è già?

Erasmo da Rotterdam ne dice:

"E, tanto per cominciare, chi non sa che la prima età dell'uomo è per tutti di gran lunga la più lieta e gradevole?

Ma cosa hanno i bambini per indurci a baciarli, ad abbracciarli, a vezzeggiarli tanto […] ? che cosa, se non la grazia che viene dalla mancanza di senno, quella grazia che la provvida natura s'industria di infondere nei neonati perché con una sorta di piacevole compenso possano addolcire le fatiche di chi li alleva e conciliarsi la simpatia di chi deve proteggerli?

[…] È per merito mio che i giovani sono così privi di senno; è per questo che sono sempre di buon umore. Mentirei, tuttavia, se non ammettessi che appena sono un po' cresciuti, e con l'esperienza e l'educazione cominciano ad acquistare una certa maturità, subito sfiorisce la loro bellezza, si illanguidisce la loro alacrità, vien meno il loro vigore. Quanto più si allontanano da me, tanto meno vivono, finché non sopraggiunge la molesta vecchiaia, odiosa non solo agli altri, ma anche a se stessa. Nessuno dei mortali riuscirebbe a sopportarla se, ancora una volta, impietosita da tanto soffrire non venissi in aiuto io, e, a quel modo che gli dèi della favola di solito soccorrono con qualche metamorfosi chi è sul punto di perire, anche io, per quanto è possibile, non riportassi all'infanzia quanti sono prossimi alla tomba, onde il volgo non senza fondamento suole chiamarli rimbambiti.

[…] Ma delirano ormai, non ragionano più! Certo. È proprio questo che significa tornare fanciulli. Forse che essere fanciulli non significa delirare e non avere senno?" (Erasmo da Rotterdam)

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