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HAIKU

Giorgio Weiss (che ha importato in lingua Italiana un componimento poetico di origine giapponese tenendo conto della tradizione metrica del nostro paese) definisce come HAIKU un componimento di tre versi, in cui il primo ed il terzo verso siano “quinari”, cioè con l’ultimo accento sulla quarta sillaba, ed il verso di mezzo sia “settenario”, cioè con l’ultimo accento sulla sesta sillaba. Ciascun verso pertanto non ha un numero fisso di sillabe, ma ha una struttura tonale ben definita.

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